Contributi sulle spese sostenute per interventi conservativi e restauro su beni culturali

Riferimenti normativi: artt. 31, 34-38 del D.Lgs 42/2004 e s.m.i.

Generalmente i soggetti pubblici e privati hanno l'obbligo di garantire la conservazione dei beni culturali di loro appartenenza e che pertanto i conseguenti oneri finanziari per gli interventi conservativi sono posti a loro carico.

Tuttavia la salvaguardia del patrimonio culturale, a prescindere che sia di proprietà pubblica o privata, è interesse della collettività. Per questo ai proprietari di beni culturali sono riconosciuti alcuni benefici fiscali nel momento in cui eseguono lavori, imposti o volontari, per la manutenzione, la protezione o il restauro dei beni stessi.

Agevolazioni fiscali poi sono riconosciute anche a chi eventualmente fornisce le risorse economiche necessarie per tali interventi.

In particolari circostanze dunque, ovvero se gli interventi sono di particolare rilevanza o sono eseguiti su beni in uso o godimento pubblico, il Ministero può decidere di concorrere in tutto o in parte alla relativa spesa.

Gli interventi conservativi volontari sono soggetti alla preventiva autorizzazione del Soprintendente che, in quella occasione, può accertare l'esistenza dei presupposti che consentono la contribuzione pubblica.

I contributi erogabili sono costituiti da due differenti tipologie e seguono diverse procedure di erogazione:

  • Contributi in conto capitale. Consistono nel rimborso parziale o totale, a consuntivo, della spesa sostenuta dal beneficiario per gli interventi di conservazione ritenuti ammissibili.
  • Contributi in conto interessi. Consistono nel pagamento degli interessi relativi a mutui accordati dagli istituti di credito per gli interventi di conservazione.

Le richieste di contributi vengono istruite dalla Soprintendenza e trasmesse al Segretariato Regionale.

Gli immobili restaurati o sottoposti ad altri interventi conservativi con il contributo dello Stato devono essere resi accessibili al pubblico. Pertanto all'atto della concessione del contributo, si dovranno stipulare appositi accordi o convenzioni tra il Ministero ed il proprietario del bene culturale che regolino le modalità di queste aperture (orari, giornate, modalità, ecc…), che saranno a titolo completamente gratuito.

 

Per approfondire:

http://www.emiliaromagna.beniculturali.it/index.php?it/137/contributi

 

Moduli per contributi e sgravi fiscali

icona_PDF Richiesta concessione del contributo in conto interessi
Richiesta di concessione del contributo in conto interessi art. 37 D.Lgs. 42/2004
icona_PDFElenco documenti contributi in conto interessi
Elenco documenti contributi in conto interessi art. 37 D.Lgs. 42/2004
icona_PDF Richiesta per sgravi fiscali
Richiesta di certificazione per sgravio fiscale degli oneri di conservazione art. 13bis DPR 917/86, così come modificato D.Lgs. 344/2003
icona_PDF Richiesta di autorizz. art. 21 e ammissibilità a contributo
Richiesta di autorizzazione per lavori art. 21 D.Lgs. 42/2004 e ammissibilità a contributi previsti dagli artt. 35 e 37 D.Lgs. 42/2004