RITROVAMENTI: il territorio copparese ha restituito una piroga monossile databile tra l’età del Rame e del Bronzo

La scoperta, relativa al rinvenimento di un frammento di legno lavorato all’interno di un canale, parte con la segnalazione effettuata dal signor Italo Padovani all’Ispettore onorario della Soprintendenza Liviano Palmonari. Il frammento, successivamente recuperato, è stato esaminato dal Funzionario della Sabap-BO Chiara Guarnieri, che lo ha identificato come probabile elemento di piroga. A questo punto è stata richiesta al Comune di Copparo la disponibilità ad effettuare sul pezzo un’analisi col metodo Carbonio 14, la quale ha evidenziato una datazione molto antica, compresa tra il 2774 e il 2573 avanti Cristo.

Il Gruppo Archeologico Ferrarese, nelle persone di Lello Meloni, Michele Silvan e dell’archeologo Marco Bruni coadiuvato da Liviano Palmonari, si è attivato in questi giorni per effettuare un sondaggio di verifica, operazione attualmente possibile grazie al basso livello dell’acqua nei canali. L’aiuto del Consorzio di Bonifica di Ferrara è stato fondamentale: i tecnici, guidati da Christian Formignani, sono intervenuti con l’ausilio di un mezzo meccanico per agevolare le operazioni di scavo. Si è quindi portata in luce una piroga monossile (ricavata da un unico tronco d’albero) lunga 8,70 metri e larga 65 cm. Il natante, dopo essere stato documentato attraverso fotografie e rilievi è stato lasciato sul posto perché estremamente fragile e non in buono stato di conservazione. Si dovranno progettare le modalità dell’eventuale recupero e musealizzazione.

 Si tratta di una scoperta di estrema importanza: nel territorio ferrarese sono note le segnalazioni di una ventina di piroghe, la maggior parte delle quali non è conservata o si è dispersa; le piroghe più conosciute, conservate al Museo Nazionale di Ferrara e provenienti da Valle Isola, sono molto più recenti e si datano al III-IV sec. d.C. La piroga di Copparo risulta quindi essere attualmente la più antica recuperata nel territorio ferrarese e l’unica ad essere stata datata con il metodo del radiocarbonio.

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